Ago 2021 | Media News |

Secondo Armando Capone, Chief Commercial Officer Italy dj Experian, la personalizzazione in ambito creditizio è tutto. Ma i dati di per sé non sono sufficienti, l’attenzione si deve spostare sulle persone

Che si tratti di credito o di assicurazioni, ciò che emerge con maggiore forza è la necessità di trattare i clienti come individui, non come segmenti, e di progettare proposte di prodotti ritagliati su misura. Un altro modo per proteggere le persone è aiutarle a prendere il controllo sulle proprie scelte. Diventando più consapevoli dal punto di vista finanziario, le persone possono fare scelte più sostenibili, indipendentemente da ciò che accade nell’economia. In questo periodo caratterizzato da incertezza e instabilità, è necessaria una maggiore responsabilità e consapevolezza sia da parte delle imprese che dei consumatori.

In questo contesto, gli istituti assicurativi sono in grado di compiere passi concreti per supportare i clienti ed essere allo stesso tempo più inclusivi. Le assicurazioni infatti, previo consenso, possono accedere ai dati sulle transazioni bancarie che rappresentano un patrimonio informativo sui comportamenti di una persona, rilevando lacune nella copertura di rischi, identificando se qualcuno è o potrebbe essere vulnerabile e quindi non completamente in grado di affrontare l’impegno finanziario rappresentato dal pagamento delle polizze e persino stabilendo il giorno migliore per far passare una rata.

In generale, è possibile effettuare valutazioni accurate su ciò che una persona può permettersi in base alla sua situazione finanziaria. Non si tratta più solo di focalizzarsi su singole caratteristiche di rischio o di sicurezza, ma piuttosto di comprendere meglio i clienti – consumatori e aziende – comprendere il contesto della loro vita e delle loro attività e fornire loro l’accesso ai prodotti e servizi più appropriati e convenienti. E continuare ad assicurare questo livello di personalizzazione per l’intero “customer lifetime”.